user_mobilelogo

 

Il territorio di Comano Terme, geograficamente inserito tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, si estende dall’altopiano di Lomaso a quello del Bleggio e si unisce nel fondovalle a Ponte Arche, dove sono situate le Terme di Comano.
Il Comune è nato ufficialmente il 1°gennaio 2010 dalla fusione dei Comuni di Lomaso e Bleggio Inferiore.

Moltissime sono le testimonianze storiche, artistiche, archeologiche e naturalistiche.

La Pieve di San Lorenzo a Vigo Lomaso rappresenta il più completo esempio architettonico di pieve rurale del Trentino con la chiesa, il battistero, il cimitero e la casa canonica con rustico. La chiesa parrocchiale di origine medievale (1000-1100) presenta  diversi stili architettonici che le conferiscono  un aspetto unico e armonico.
Inizialmente indipendente e oggi annesso alla chiesa, il battistero a pianta ottagonale risale al XII secolo.
Nel piccolo cimitero della chiesa sono sepolti il dottor Giovanni Battista Mattei (1754-1826) che fondò, e poi donò ai poveri delle tre Pievi (Lomaso, Bleggio e Banale) le Terme di Comano, e don Lorenzo Guetti, fondatore della cooperazione trentina.
Numerosi sono i santuari, le piccole chiese, le cappelle e le antiche pievi per un itinerario artistico e spirituale, alla scoperta dell’anima semplice e devota di questa terra.

La chiesa di San Felice a Bono, preannunciata da un cancello di ferro battuto tra due pilastri in granito e un breve viale di accesso, conserva affreschi quattrocenteschi, tra cui quelli pregevoli e ben conservati di Cristoforo II Baschenis (1496), autore anche dei decori nella lunetta esterna.

La Chiesa di S. Giuliano a Villa, del ‘400, illustra la leggenda del santo in un ciclo di affreschi e altre pregevoli pitture murali, tutti attribuibili ai pittori itineranti Baschenis.
La Chiesa di S. Giorgio a Tignerone, riedificata in pieno Rinascimento con pianta a croce latina, ha all’interno tre altari dedicati a S. Giorgio, S. Antonio da Padova e ai Santi Rocco e Sebastiano

A Dasindo sorge la chiesa gotico-rinascimentale dell’Assunta. Di fondazione medievale, la chiesa contiene alcuni gioielli artistici  come l’altare secentesco della Madonna con Bambino e Angeli e gli affreschi cinquecenteschi attribuiti a Simone Baschenis.
Nel paese si trova anche la casa natale del  poeta trentino Giovanni Prati (1814-1884), al quale è stato dedicato il “parco del poeta” che si estende sull’intero territorio  di Comano Terme, dove si scorgono molti dei luoghi  cari al poeta quali il chiostro settecentesco del convento dei padri francescani, chiese, castelli e  l’ambiente naturale che fu per lui fonte d’ispirazione.

Castel Restor è l'antica vedetta posta sulle pendici del Monte S. Martino, che veglia sull’altopiano del Bleggio dall’alto dell’abitato di Vergonzo. Oggi si presenta con resti di mura e una torre quadrangolare rimasta intatta. Le sue pietre, accatastate in epoca medievale con intenti militari e difensivi, raccontano di assedi e distruzioni e conservano anche affascinanti leggende che tornano a rivivere attraverso rievocazioni, visite animate, musiche d’epoca. Castel Restor è stato recentemente restaurato e dotato di un percorso di visita per favorirne la fruizione singolarmente o attraverso visite guidate.

Villa Lutti è visibile con la sua torre ottagonale da tutto l’altopiano. Costruita nel 1859 su disegno di Antonio Negrin sul corpo di una precedente filanda, divenne la sede privilegiata della famiglia nobiliare de Lutti che la trasformò in un salotto letterario per raccogliere uomini di cultura e politici, come il poeta Giovanni Prati e Andrea Maffei.

Don Lorenzo Guetti, fondatore del movimento cooperativistico trentino, nacque a Vigo Lomaso nel 1847.
Sulla sua casa natale è stato realizzato nel 2010 un murales che lo ricorda, così come un altro murale ricorda, a Villa di Bleggio, la fondazione della prima “cooperativa di smercio e consumo”. In un periodo storico di grande difficoltà economica, don Lorenzo Guetti capì che la costituzione di opere di solidarietà sociale poteva essere l’unica salvezza per la comunità afflitta dal problema della fame e dell’emigrazione.

Le acque curative delle Terme di Comano sgorgano proprio ai piedi del piccolo abitato di Comano ad una temperatura costante di 27°. L’originaria fonte nella grotta della Sibilla Cumana ha origini antichissime: già nota ai Romani, conobbe poi un particolare splendore nel Medioevo e nel Rinascimento. Una terapia naturale e di efficacia comprovata permette di curare dermatiti, psoriasi ed allergie di adulti e bambini.

Il monte di San Martino, situato sopra il paese di Lundo, conserva i segni di una fortezza le cui tracce sono emerse dopo quasi 1500 anni dalla sua costruzione. Il sito è stato realizzato e abitato nei difficili anni che segnano la fine del mondo romano e la formazione dei regni barbarici. Notevoli i resti che gli archeologi hanno riportato in luce dal 2004 a oggi: le mura con ruderi, gli avancorpi e i bastioni. L'area occupa più di un ettaro e presenta scorci sulle campagne del Lomaso con la rete delle strade di campagna, i paesi, le chiese, i castelli.

Il Comune di Comano Terme è un territorio agricolo diversificato, dominato dalla coltivazione del mais per l'allevamento del bestiame (numerose le aziende zootecniche soprattutto a Dasindo e Vigo), ma che presenta sui pendii anche altre colture, come i vigneti al Bleggio per la produzione del vino bianco Kerner, le noci (Bleggio) , le ciliegie e le mele. Un altro prodotto tipico della zona è la patata da pasto.

Nelle campagne è possibile ancora imbattersi in qualche esemplare di gelso, una pianta la cui foglie un tempo alimentavano la coltura dei bachi da seta, lavorati a Villa Lutti, la prima filanda del territorio. Per qualche decennio nell'Ottocento fiorì l’industria della seta, che esportava la propria produzione anche nei mercati londinesi.

La Val D'Algone, oltre che di Comano Terme, fa parte anche del Parco naturale Adamello-Brenta. È una valle poco conosciuta, ma molto affascinante, habitat di animali selvatici come caprioli e camosci, zona di passaggio dell'orso bruno. Malga Vallon, Malga Stablei e Malga Nambi sono le malghe intermedie prima di raggiungere Malga Movlina a 1.800 m slm, una balconata dalla quale si può godere della vista  sulla Presanella e sulle Dolomiti di Brenta.
L’alpeggio estivo ospita numerose vacche di razza Rendena e capre, oltre a produrre formaggi.
Un fatto storico divenuto leggenda narra che in questo luogo, nel 1155, al cospetto del principe vescovo di Trento, si sfidarono a duello i rappresentanti della comunità del Bleggio e di Giustino (paese della Rendena) per il possesso dei pascoli della Movlina: il “Giudizio di Dio” diede torto agli abitanti di Rendena e da allora l’alpeggio divenne proprietà di  Bleggio Inferiore.

Il biotopo della Lomasona ha origine da un lago di sbarramento morenico formatosi nelle ultime fasi del Wurmiano e poi interamente colmato da depositi torbosi. Oggi è collocato in una depressione del torrente ed è delimitato da boschi di faggio.

 

 

 

Ecomuseo

ecomuse 300

Territorio

territorrio 300

Percorsi

percorsi 300

Progetti

progetti 300

News

news 300

Contatti

Ecomuseo della Judicaria "Dalle Dolomiti al Garda"
via G. Prati, 1
38077 Comano Terme (TN)
cell. 3403547108
tel. 0465701434
e-mail: ecomuseojudicaria@dolomiti-garda.it

Seguici su:

facebook 48   instagram 48   twitter 48  

 

 

LogoEnteEcomuseo 150.1

Gallery